lunedì 30 novembre 2009

Cucina vegetariana... golosa


Per molti è ritenuta una moda per altri un autentico stile di vita. Non saremo noi a dibattere sul vegetarismo, ma vogliamo solo soffermarci su un libro che dimostra che, mangiar vegetariano non vuol dire non essere cultori del buon cibo...

Ecco allaora questo libro da non perdere...

Cucina Vegetariana Golosa è un libro unico, con 211 ricette, firmate da uno dei più grandi chef d’Italia, dedicate a chi (vegetariano o no) ama i sapori della buona cucina.

Le ricette di Antonio Scaccio riescono a mettere d’accordo gli amanti della buona tavola con i patiti dell’alimentazione salutare.

Il sempre più popoloso stuolo dei fan di questo astro nascente della cucina comprende personalità di spicco come gli stilisti Dolce e Gabbana, che hanno curato la prefazione del manuale.
 
Cucina vegetariana golosa di Antonio Scaccio
Pagine: 320
Formato: 17 × 24 cm
ISBN: 978-88-481-2352-5
Rilegatura: Brossura
Prezzo: Euro 29,90

mercoledì 25 novembre 2009

Foiano: appuntamento a tavola con la Sardegna


Venerdì 27 novembre alle ore 20 presso L'Osteria Locanda della Lodola il Canale del Gusto ritorna per presentare con lo chef Carlo Porcu il suo legame con la Sardegna.

Dopo il successo delle cene a tema organizzate tra “Il Canale del Gusto” e “La Lodola” ora è il turno del confronto culinario, ma con un territorio caro al titolare.

Le origini sarde della famiglia di Carlo Porcu hanno portato il gruppo, composto anche dall'altro chef Ilya e la sorridente Manuela più a ocntatto con la sala, a pensare all'Isola dei Mori come tema per il prossimo appuntamento con il gusto.

La Sardegna per molti vuol dire vacanze di lusso, in mari trasparenti e sabbie fini e bianchissime, luoghi stupendi che nemmeno le isole tropicali hanno e location da sogno con la possibilità, nei luoghi dove la movida è più viva, di fare anche qualche incontro con qualche vip d'estate. Ma la Sardegna è anche altro. La Sardegna è soprattutto altro e lo si scoprirà, il 27 novembre, sul piatto. L'entroterra sardo è pieno di attrattive, di storia.

Certi residenti addirittura sembrano non amare il mare perché da quello hanno ricevuto dolori e sofferenze attraverso le incursioni e saccheggi e dominazioni da parte di Saraceni, Arabi, Spagnoli e quant'altro. Le popolazioni dei secoli passati quindi si rifugiavano nei monti del Sulcis o del Gennargentu per avviare la pastorizia. Quella loro pratica oggi sembra addirittura l'unica rimasta. L'unico popolo che ha conservato un know-how per l'allevamento di ovini e caprini e per la produzione di latte, formaggi e derivati, lo sanno bene le fattorie nelle campagne toscane.

Il menu della serata quindi vedrà un antipasto di Grana Sardo con salsiccia sarda e pane Guttiau (sottile, unto e cotto in forno) e il ben noto Pane Frattau, la sottile sfoglia di pane non lievitato. Poi viene la zuppa gallurese (brodo di pecora con menta, pecorino e pane sardi). Non può mancare come secondo piatto il mitico “Porceddu”, il maialino da latte cotto in forno. Come dessert non può mancare la fantastica Seadas, tortello di pasta ripiena di formaggio morbido, fritta e condita con miele di corbezzolo.

Il percorso del gusto alla Lodola non si ferma qui perché il venerdì successivo, 4 dicembre sarà la volta di una cena tutta a base di cacao dall'antipasto al dolce con interessanti abbinamenti enologici.

Nuova vita per il Girrarosto di Pontassieve!


Il Girarrosto, storico ristorante di Pontassieve, aperto agli inizi degli anni ‘50, è da sempre considerato un importante punto di riferimento per gli amanti del vino e della buona tavola.

Oggi, i nuovi proprietari, Carla Conti e Umberto Rossi, dopo aver rinnovato completamente il locale, con una linea moderna ma allo stesso tempo calda e raffinata, sono pronti per dare anche una svolta di “livello” al locale.

Oltre alla tipica cucina Toscana dai sapori legati ai ragù di carne, ai funghi e al profumo della carne grigliata, è stato deciso di dedicare una sala del locale ad un ristorante gourmet chiamato “Il Tesoretto”, che consenta di poter gustare, ogni giorno un menù che raccoglie una proposta gastronomica legata alla cucina del passato dove il recupero e la salvaguardia dei prodotti tipici locali e delle tradizione culinarie ad essi legate, rappresentano il punto forte.

L’occasione per presentare il progetto è stata la serata di giovedì 19 novembre 2009, in cui durante la cena sono stati serviti i piatti che lo staff di cucina del locale coordinato dal “Filosofo-chef” Giuseppe Alessi, hanno presentato ad ottobre scorso a Stoccolma per il Banchetto Galileiano, realizzato al Nobel Museum in occasione della inaugurazione della mostra “Il telescopio di Galileo”, curato da Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze con la sponsorizzazione delle Officine Panerai, uno dei nomi più noti dell’industria di precisione fiorentina.

Con il menù riproposto per l’occasione si è voluto rendere prestigio sia alla cucina della tradizione che a quella legata ad un personaggio storico quale Galileo Galilei.

Dai prossimi giorni, alcuni piatti del menù, legati alle iniziative culturali dell’evento “FIRENZE SCIENZA – le collezioni, i luoghi ed i personaggi dell’800” che si svolgerà in 4 distinte location fiorentine da novembre 2009 a maggio 2010, saranno proposti alla clientela del ristorante.

Un connubio particolare quello tra gastronomia e scienza che avrà come titolo “Dai Georgofili all’Artusi – la scienza in cucina nell’Ottocento fiorentino” e nel cui menù si troveranno piatti realizzati utilizzando ricette d’epoca recuperate da alcune pubblicazioni quali “In cucina…ai Georgofili” di L.L. Bigliazzi e “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi.
I piatti proposti durante la serata inaugurale sono stati accompagnati da vini di prestigio forniti dalla cantina dei Marchesi De’ Frescobaldi in modo tale da ricreare integralmente e proporre agli ospiti lo stesso clima e sinfonia di profumi e sapori che hanno decretato il successo di Matteo, Giuseppe e Margherita Alessi quali staff di cucina de Il Girarrosto che hanno confermato la loro abilità nella realizzazione dell’evento svoltosi al Museo Nobel nel mese scorso.

Un primo incontro per gustare sotto una chiave diversa la cucina de Il Girarrosto di Pontassieve, che con la nuova gestione e la volontà di accrescerne la qualità ed ampliare la proposta sta veramente scoprendo il suo tesoro!

Alcide: grande successo per la serata dei golosi


Una serata di vera cultura gastronomica quella che si è celebrata lo scorso sabato a Poggibonsi presso lo storico ristorante Alcide che, non a caso, quest'anno festeggia i suoi 160 anni di storia.

La "Serata dei Golosi", questo il nome dell'evento, è nata come risposta naturale al "Cacciucco Day" diventato ormai, da alcuni anni un appuntamento fisso che celebra la storia del ristorante e il suo piatto più famoso: il mitico Cacciucco alla livornese.

La famiglia Ancillotti da sempre attenta all'evoluzione della gastronomia e che ha visto nascere e crescere l'Italia attorno ai suoi tavoli, si conferma nel suo stile: far cultura gastronomica.
Ecco allora, dopo 160 anni di successi, l'esigenza di creare nuove ricette più vicino alle attuali tendenze, ma anche, sopratutto ai "nuovi" palati.

Nessuna ricetta stravolta, ma solo elegantemente elaborate grazie a sapienti e ben bilanciati abbinamenti con verdure e procedure di preparazione e cottura che hanno reso più gustose e meno pesanti le pietanze di pesce.
Quattro sontuose portate alla "Serata dei Golosi" che gli astanti, su richiesta della proprietà, hanno anche giudicato su un apposita cartella consegnata a tavola.

La cena è iniziata con una elegantissima vellutata di cavolfiore con gamberetti freschi; è proseguita con una freschissima crudità di tonno, salmone e spigola; un'originalissimo Bourek di gamberoni e si è conclusa con sua maestà il Cacciucco, nella versione "terzo millennio".
Un cacciucco originale che vanterà sicuramente in futuro molti tentativi d'imitazione.
Un cacciucco delicato, meno maschio, ma con tutti i suoi ingredienti di pesce tradizionali ben presenti ed un brodo ed una salsa più aggrazziati dall'aggiunta di verdure. Assolutamente da provare!

Una serata di successo dove storia e tradizione sono andate splendidamente a braccetto con la voglia di innovare con garbo e senza invadenza.

Alcide si conferma ancora un punto di riferimento per tutti gli amanti della buona tavola a base di pesce.
Un ristorante attento, dove domina l'amore e la passione per il proprio lavoro e la voglia di seguire - partendo dalla storia - l'evoluzione del gusto.

Arturo Dori, chef a domicilio


Una cena suggestiva in uno splendido casolare adagiato sulle colline di Settignano, immerso nel verde, in cui abita il giornalista enogastronomico Nicola Utzeri, è stata l’occasione, pochi giorni fa, per presentare alla stampa specializzata e ad esperti del settore le proposte dello chef fiorentino Arturo Dori, classe 1962, fondatore nel 1994 del ristorante “Cavolo nero” a Firenze.

Nello scorso mese di marzo Dori ha deciso di voltare pagina e di diventare “chef a domicilio”, come già aveva fatto un suo amico a Londra, proponendo piatti sia tradizionali che innovativi, secondo le richieste della clientela.

Gli appassionati della buona cucina e del buon vino possono, quindi, finalmente organizzare a casa propria un pranzo o una cena raffinata, concedendosi il lusso di rimanere seduti a tavola come gli ospiti e senza dover “sfacchinare” ai fornelli.

Arturo Dori, dotato di lunga esperienza ristorativa, può soddisfare da oggi le richieste più esigenti direttamente a domicilio, creando menù personalizzati con i giusti abbinamenti di vino.

Le ricette di Dori sono tratte dalla tradizione toscana, ma anche da quella di altre regioni, con piatti a base di verdure o di pesce e perfino di cucina etnica, con ingredienti di stagione forniti da piccoli produttori di qualità. Inoltre Arturo Dori impartisce lezioni di cucina, anche personalizzate, direttamente a domicilio, ad un minimo di 4 persone. Un’altra proposta sono i tours in aziende vinicole, organizzati dallo chef sulle colline del Chianti, a Montalcino o nei comuni di Barolo e di Barbaresco.(Per tutte le informazioni: www.arturodori.com)

Lucca: prosegue con successo "Il Desco"


Ancora tanti visitatori al Desco lo scorso fine settimana a conferma che la manifestazione è diventata un irrinunciabile appuntamento d'autunno, per i lucchesi e per i molti visitatori che ancora scelgono Lucca come meta per le ultime uscite, prima dell’inverno.

La formula del Desco, questo contenitore delle eccellenze della lucchesia, si mostra anche quest’anno avvincente e ...vincente.
 
Un prezioso contenitore, il grande volume del Real Collegio, con la vicina chiesa di San Frediano costituisce di per se’ una intressante esperienza di conoscenza della Storia della città e delle sue architetture che il recente restauro, ancora in divenire, fa apprezzare per le qualità architettoniche e la sapienza nell’ accostamento di ambienti moderni a spazi articolati di lunghi corridoi, piccole stanze comunicanti, il grande salone affrescato. 

Al piano terra, il susseguirsi dei tre chiostri, l’ultimo dei quali, il più antico e più raccolto. Per sollecitare il necessario restauro che consenta l’uso dello spazio e della suggestione che offre si sta effettuando un raccolta di firme (in sito durante i giorni d’apertura, o sul blog www.ildesco.eu)
 
Una grande esposizione di prodotti della gastronomia...non solo da guardare, ma da assaggiare, da preparare, da conoscere in corsi, lezioni di cucina, degustazioni.
 
Una rassegna di artigianato di pregio associato a Mostre, ogni anno diverse e di diverso soggetto. Quest’anno la Mostra di abiti di scena delle erione pucciniane, realizzate dallo studio Mannini Dall’Orto insieme agli allievi della scuola professionale “Civitali”.
Sempre degli stessi autori la mostra delle scenografie dello spettacolo teatrale “Il Piccolo Principe” sistemata, come conviene, nella sala delle Arti.
Al piano terra il Tunnel della crisi di Sesti è un breve ma divertente percorso nella crisi economica attuale.
 
Ecco il programma per il prossimo week end
 
SABATO 28 NOVEMBRE
 
Ore 9.00 – 17.00 Sala delle Arti 
Convegno “Nutrizione, stili di vita: rendere facili le scelte salutari” (II edizione) A cura dell’ Azienda USL 2 Lucca – Dipartimento di Prevenzione
Ore 12:30 – 14.30 Sala del Gusto
Buffet per i partecipanti al Convegno

Ore 9.30 – 12.30 Sala del Gusto
L’Olio di Lucca. Attività didattica sulle caratteristiche dell’olio di Lucca
A cura del Consorzio Olio DOP di Lucca e Confagricoltura Lucca (riservato alle scuole) 

Ore 14:30-16:00 Sala del Gusto 
La pasta tordellata
A cura dell’Associazione Culturale e Sociale Toscaneggiando

Ore 17:00-18:00 Sala delle Arti
Concerto con pianoforte, violino, flauto, chitarra, clarinetto e canto
A cura della Scuola di Musica “M. Salotti” di Borgo a Mozzano
Ore 18:00-19:30 Sala del Gusto 
L’ISOLA DEL VINO 5 – I bianchi della Borgogna
Degustazione e presentazione di vini bianchi provenienti da una delle regioni vitivinicole più famose della Francia. Attraverso un’importante degustazione scopriremo i legami esistenti tra i vitigni caratteristici di questa zona e le DOP di Montecarlo e delle Colline Lucchesi (€ 20)
A cura dell’ Associazione Italiana Sommeliers Lucca
Info e prenotazioni: delegato@aistoscana.it oppure 348.6516050
 
DOMENICA 29 NOVEMBRE

Ore 11:00-12:00 Sala del Gusto 
Gli oli IGP in abbinamento ai prodotti del paniere lucchese (€)
A cura dell’International Academy of Italian Cuisine in Lucca

Ore 12:00-12.30 Sala del Gusto 
Pesce crudo e olio d’oliva (€)
A cura dell’International Academy of Italian Cuisine in Lucca

Ore 14:30-15:30  Sala del Gusto 
Il Formenton Otto File incontra il ristorante “Il Platano”
A cura di Slow Food Garfagnana, Azienda Agricola Il Vigneron, e il ristorante “Il Platano”

Ore 15:30-16:30 Sala del Gusto 
La Fattoria Al Dotto presenta i suoi vini in abbinamento ai salumi di Gombitelli
A cura della Fattoria Al Dotto e del Salumificio Gombitelli

Ore 16:30-17:00 Sala del Gusto 
La pasta all’olio
A cura del Pastficio Mennucci e del Consorzio dell’Olio DOP di Lucca

Ore 17.00-18:00 Sala del Gusto 
I RISTORATORI INCONTRANO
“Nero su Nero – Agnello Testa Nera della garfagnana al pinot Nero dell’A.A: Montechiari di Montecarlo” Un’iniziativa dell’Associazione Ristoratori Confesercenti Lucca, in collaborazione con il ristorante Il Botton d’oro di San Lorenzo a Vaccoli
Per l’occasione, Stefano de Ranieri, sommelier e titolare del Ristorante “Mecenate” di Gattaiola, presenta gli oli dell’azienda agricola Del Chiaro di Pozzuolo e i vini Linchetto ed Ebrius dell’A.A valle del Sole

Ore 18:00-19:30 Sala del Gusto 
L’ISOLA DEL COCKTAIL – Aperitivo che passione!
Incontro con l’Associazione dei Barman Leader al Mondo: l’A.I.B.E.S.. ideale protagonista nella realizzazione dell’aperitivo. Ma che cos’è un aperitivo? Quando è nato e perché? Come si prepara e quale potrebbe essere l’aperitivo ideale per Lucca? Scopriremo questo ed altro ancora con l’intervento di un barman campione del mondo. (€ 10)
A cura dell’ Associazione Italiana Sommeliers Lucca
Info e prenotazioni: delegato.lucca@aistoscana.it oppure 348.6516050
 
Ore 18:30-19:30 Sala delle Arti 
Operette a cura del Circolo Amici della Musica Alfredo Catalani

 
Il Desco
Lucca - Real Collegio
 - 14 novembre - 8 dicembre
 

Per ulteriori informazioni
APTLucca
Piazza Guidiccioni 2 -55100 Lucca 
www.ildesco.eu
 - tel 0583.919931 fax 0583 469964 
info@ildesco.eu

martedì 24 novembre 2009

Non solo ricette nel libro Buglione di Miriam Casalini



E' un pot-pourri di ricordi, proverbi, racconti, versi, consigli e aneddoti che l'autrice, sul filo dei ricordi, trasforma in una piacevolissima lettura.

C’è tanto odore di buona cucina in queste pagine scritte da Miriam Casalini, vicende e situazioni di quando il focolare era il centro della casa, anzi, era la casa: non linda e asettica come un’infermeria, ma un ambiente caldo, vivo, dove tutti trascorrevano la maggior parte del tempo, senza il cicaleccio della televisione.

Quando la cucina dispensava non solo calore ma anche sapienza, esperienza, amore.

Non un inno nostalgico al passato, tuttavia, ma un libro gioioso e scoppiettante, divertente dalla prima all’ultima pagina.
Lasciamoci dunque incantare da Miriam Serni Casalini, che ha tante cose da raccontare, come ogni nonna che si rispetti, che allegra e imprevedibile improvvisa filastrocche, che dedica un’ode alla memoria del maiale, sacrificato al piacere del palato.


Un libro da leggere tutto d’un fiato, grazie al quale alla fine, oltre ad aver passato qualche ora lieta, saprete anche perché lo stracotto non è adatto alle donne in carriera... e per non lasciare a bocca asciutta dopo tanto parlare di cucina troverete, anch’esse scandite secondo i mesi dell’anno, le ricette di Paolo Piazzesi.

Ma che cos'è il "buglione"?
La maggior parte di noi, per avere un'idea, dovrà ricorrere al dizionario. Che recita: "accozzaglia, insieme disordinato di cose, persone, cibi".

In ambito culinario, ci si riferisce a un cibo povero, fatto con gli avanzi di carne, qualche verdura, spezie secondo stagione. Un vero pout pourri, come del resto è questo libro...

Come in un calendario, si segue l'ordine dei mesi: si parte dal gennaio dell'Epifania (anzi, la "Befana") e si arriva al dicembre di Natale e San Silvestro, in un percorso vario e mai noioso dove c'è posto perfino per le filastrocche tradizionali e per i consigli della nonna: dopo tanto parlare di crostini, ribollita, trippa e schiacciata con l'uva, i rimedi per il mal di pancia possono sempre far comodo.

E ancora, ci sono gli oggetti d'altri tempi che addobbavano le case coloniche, c'è la vita quotidiana in campagna, ci sono le osterie e ovviamente dolci, vini e liquori.


L'autrice, Miriam Serni Casalini, è nata a Firenze e vive nel Chianti. Allo stesso tempo cuoca sopraffina e cultrice di memorie della campagna toscana, ha scritto questo libro non solo per parlare di pietanze prelibate, ma per riportare a galla le usanze, e con esse i valori e le tradizioni, di un mondo che rischia di essere dimenticato. Le ricette sono di Palo Piazzesi, autorità in materia di cucina toscana con diversi libri all'attivo sull'argomento.

(ed. Sarnus, pp. 176, euro 15)