martedì 22 dicembre 2009
Il piatto più buono richiede l'olio extravergine d'oliva toscano
Dove la scelta dell’olio diventa determinante per la riuscita del piatto, l’extravergine di oliva Toscano Igp (Indicazione geografica protetta) viene utilizzato in modo davvero versatile e fa la differenza: anche nelle ricette di alta cucina.
Lo dimostra una brochure voluta dal Consorzio per la Tutela dell’Olio Toscano e presentata il 21 dicembre in “sala Pegaso” della Regione Toscana con l’intervento del presidente Claudio Martini e dei vertici del consorzio guidati dal presidente Fabrizio Filippi.
Dieci tra i più rappresentativi cuochi italiani, insieme ad Alma (la scuola internazionale di cucina italiana) e a Toscana Promozione, riuniscono le loro ricette dimostrando come puntare sulla qualità sia la soluzione migliore e vincente. Con l’extravergine toscano Igp si arricchisce, ad esempio, il sapore del manzo chianino o della triglia in crema di ceci, quello dei ravioli a base di ananas o dei fusilli al farro; con l’extravergine Igp delle colline toscane si guarnisce, addirittura, “l’idea del tiramisù” o il sorbetto al cioccolato; si dà gusto agli scampi affumicati e al merluzzo, all’astice blu e al rosso di rapa. Con questa iniziativa il Consorzio punta a incrementare l'utilizzo dell'extravergine toscano Igp nella ristorazione, visto che attualmente questo settore si dimostra ancora insensibile al prodotto certificato: solo il 5 per cento, infatti, dell'Igp toscano viene acquistato dai ristoranti. Il resto si divide tra la vendita diretta dei produttori (20 per cento) e quella attraverso la grande distribuzione (70 per cento).
I dieci maghi della cucina sono (fra parentesi il ristorante): Alessandro Breda (Gellius, Oderzo), Flavio Costa (Arco Antico, Savona), Daniel Facen (Anteprima ai Santi, Chiuduno di Bergamo), Fabrizio Ferrari (Roof Garden hotel San Marco, Bergamo), Antonia Klugmann (Antico Foledor Conte Lovaria, Pavia di Udine), Giancarlo Perpellini (Perpellini, Isola Rizza di Verona), Marco Sacco (Piccolo Lago, Verbania Fondotoce), Silvio Salmoiraghi (Acquerello, Fagnano Olona di Varese), Gaetano Trovato (Arnolfo, Colle Val d’Elsa), Matteo Vigotti (Novecento, Meina di Novara).
Nel corso dell'incontro è stato anche presentato, diviso per singole province, l’elenco dei confezionatori aderenti al consorzio che, fondato nel 1997, ha lo scopo di promuovere l’olio extravergine d’oliva prodotto nella regione Toscana. E’ dell’anno successivo il disciplinare di produzione che, concedendo l’Indicazione geografica protetta (Igp), obbliga a rispettare determinati parametri chimici e organolettici oltre che a limitare all’interno della Toscana tutte le fasi di produzione dell’olio, dalla raccolta al confezionamento del prodotto finale.
Nello spazio “tracciabilità” all’interno del sito consortile è anche possibile ripercorrere tutto il processo di filiera di ogni bottiglia di olio toscano: basta immettere la capacità della confezione in litri e il codice alfanumerico presente sul contrassegno.
Secondo i dati forniti dal consorzio (aggiornati al 2 dicembre 2009) sono iscritti 11.049 soci (circa 770 le nuove adesioni nell’ultimo anno); provengono da tutte le province toscane e in grande maggioranza sono olivicoltori (ci sono anche 301 frantoi e 549 imbottigliatori). Quasi 7 milioni le piante iscritte per una produzione regionale di olio stimata in 16 milioni di kg. I produttori associati al consorzio rappresentato il 13% del totale dei produttori regionali e il 75% dei frantoi toscani (la loro produzione certificata oscilla fra il 17 e il 20% della produzione totale toscana).
Al top delle province, con il 67,6% degli associati, si collocano quelle con i territori più naturalmente vocati (Grosseto, Firenze, Siena); seguono (con il 30,3%) Livorno, Arezzo, Pisa e Pistoia mentre il restante 2,1% è distribuito fra Lucca, Prato e Massa.
Il consorzio per la tutela dell’olio extravergine toscano Igp rappresenta oltre il 40% di tutto l’olio a denominazione su scala nazionale. Il volume di affari al consumo è stimato (2008) in circa 47 milioni di euro (il 65% si indirizza sul mercato estero: Cina e Nord Europa le aree emergenti). Fra le attività del consorzio anche campagne di comunicazione.
Fabrizio Del Bimbo
giovedì 17 dicembre 2009
Da "Ino" un panino con un ...filo rosso!
Il Borgo del Balsamico,
Marco Stabile, Chef di Ora d’Aria Ristorante e Alessandro Frassica di'Ino, bottega di alimentari e vino sito in via dei Georgofili 3r/7ra Firenze vi aspettano tutti, sabato 19 dicembre dalle ore 17 per assaggiare "Il panino con un... filo rosso!".
L’unione di 3 persone: Cristina, Marco e Alessandro che rappresentano al meglio seppur diversamente, la passione per la qualità, per l’eccellenza.
Unione non solo di valore gastronomico ma anche benefico, il ricavato dell’aperitivo andrà in beneficenza all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.
La creatività e la maestria dello chef Marco Stabile, uniti ai prodotti di Ino e al balsamico: pane fatto a mano con aceto balsamico de Il borgo del balsamico e fave di cacao ripieno di rigatino del Casentino e pomodoro fresco.
I 5 euro del costo del panino (ad offerta libera per i più generosi), saranno devoluti in beneficenza all’Ospedale Pediatrico Mayer di Firenze.
Nell’iniziativa “Il panino con un filo rosso”, è il rosso che prevale, da un’idea dell’azienda di Reggio Emilia Il borgo del Balsamico, sia per valorizzare il tocco di balsamico che rende unico il panino, ma anche per augurare buone feste e buon anno a tutti.
L'Aperitivo con lo chef è il coronamento dell'iniziativa del progetto
vetrine "Un Filo Rosso attraversa le botteghe d’Italia”, in giro per una decina di negozi selezionati tra gastronomie, botteghe ed enoteche italiane.
Durante questi appuntamenti, che hanno riscosso un notevole successo, uno chef della zona ha proposto una ricetta al balsamico rigorosamente de Il borgo del Balsamico.
“Grande soddisfazione – dice Cristina Crotti, patron dell’azienda Il borgo del Balsamico - nell’aver riunito in questo progetto giovani personaggi del mondo della "nuova distribuzione di qualità” e chef di grande valore, che ogni giorno rielaborano con rispetto la qualità dei prodotti artigianali italiani come il nostro”.
Il Borgo del Balsamico
www.ilborgodelbalsamico.it
‘Ino – bottega di alimentari e vini
www.ino-firenze.com
Ora d’Aria Ristorante
www.oradariaristorante.com
Fabrizio Del Bimbo
A Volterra tornano le "Cene Galeotte" in carcere
Torna Cene Galeotte con due grandi nomi dell'enogastronomia toscana: Giuseppe Mancino, chef del Principe di Piemonte di Viareggio, e Gli Agricoltori del Chianti Geografico (www.chiantigeografico.it) di Gaiole in Chianti (Si).
Proprio dalla loro collaborazione prenderà vita una nuova Cena Galeotta, che sarà anche un'emozionante occasione per augurare buon Natale agli ospiti ed ai carcerati di Volterra.
Venerdì 18 dicembre alle ore 19.30 il carcere di Volterra aprirà nuovamente le porte al pubblico e i suoi detenuti vestiranno gli insoliti panni di chef, maitre e camerieri.
Saranno circa trenta i detenuti impegnati nell'organizzazione della cena: una volta superate le porte del carcere, ricavato in una maestosa fortezza medicea, saranno proprio loro ad accogliere gli ospiti con un piacevole aperitivo consumato all'interno del cortile. La cena sarà invece servita nella cappella sconsacrata del carcere che, per l'occasione, verrà trasformata in una perfetta sala da pranzo con candele, tavoli impeccabilmente apparecchiati, camerieri/carcerati sempre attenti e disponibili, sommelier e vini di alta qualità.
Promossa da Unicoop Firenze, che come ogni anno fornirà le materie prime e assumerà i detenuti retribuendoli regolarmente, in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia, Fisar, la direzione della Casa di reclusione di Volterra, e l'organizzazione dello Studio Umami, l'iniziativa prevede il coinvolgimento di chef di grande fama e di importanti aziende vinicole.
Gli Agricoltori del Chianti Geografico offriranno il vino per l'intera serata, presentando al pubblico due espressioni schiette della terra Toscana: Molin Lungo Chianti Classico Docg 2006 e Vernaccia di San Gimignano Docg 2008.
Giuseppe Mancino, invece, cucinerà assieme ai detenuti un menù di alto livello in cui carne e pesce riusciranno a deliziare i palati più esigenti.
Gli chef coinvolti nell'appuntamento mensile di Cene Galeotte sono stati selezionati dal giornalista enogastronomico Leonardo Romanelli e dallo Studio Umami.
Che cos'è "Cene Galeotte"......
Un appuntamento unico che nella scorsa edizione ha permesso a circa ottocento persone di vivere un'esperienza emozionante e formativa come quella di entrare in un carcere e avvicinarsi ai detenuti. Il ricavato sarà integralmente devoluto alla campagna internazionale "Il Cuore si scioglie" (www.ilcuoresiscioglie.it), che dal 2000 vede impegnata Unicoop Firenze, insieme al mondo del volontariato laico e cattolico. Come accaduto per gli oltre 25.000 euro della passata stagione, il denaro raccolto sarà impiegato in progetti di solidarietà per realizzare scuole e centri di accoglienza, per garantire cure mediche, per creare opportunità di lavoro e per promuovere l'adozione e l'affidamento a distanza dei bambini in otto paesi del Sud del mondo: Brasile, Burkina Faso, Camerun, Filippine, India, Libano, Palestina e Perù.
Non solo. Non bisogna dimenticare infatti che le Cene Galeotte sono un momento importante per molti carcerati, che, grazie anche all'esperienza formativa in cucina con gli chef e in sala con la Fisar di Volterra, sono riusciti ad acquisire un bagaglio lavorativo che in ben otto casi si è tradotto in un vero impiego in ristoranti locali, secondo l'art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere.
Calendario Cene Galeotte 2009/2010
Venerdì 18 Dicembre 2009
Cena in favore di ARCI per il Perù
Chef: Giovanni Mancino
Ristorante Piccolo Principe dell'Hotel Principe di Piemonte - Viareggio (LU)
Venerdì 22 Gennaio 2010
Cena in favore di Diocesi di Fiesole per la Palestina
Chef: Famiglia Gori
Trattoria Burde - Firenze
Venerdì 19 Febbraio 2010
Cena in favore di Suore Francescane di S. Elisabetta per l'India
Chef: Fratelli Saporito
La Leggenda dei Frati - Monteriggioni (SI)
Venerdì 26 Marzo 2010
Cena in favore di ARCI per il Libano
Chef: Massimo Bottura
Osteria La Francescana - Modena
Venerdì 23 Aprile 2010
Cena in favore di Progetto Agata Smeralda per il Brasile
Chef: Fabio Picchi
Cibrèo - Firenze
L'apertura del carcere al pubblico prenotato avverrà alle ore 19.30.
La cena avrà inizio alle ore 20.00 e costa 35 euro a persona.
mercoledì 16 dicembre 2009
Il 1° concorso del Pandoro farcito
Arrivano le feste natalizie e con loro i tradizionali dolci, tra cui il Pandoro il quale però, spessissimo, viene poi farcito in mille modi, dandogli quel classico tocco personalizzato.
Questo succede sia nelle classiche pasticcerie fiorentine che ancora oggi lo producono in maniera artigianale, sia nelle famiglie, che dopo averlo acquistato, scatenano la propria fantasia in cucina.
Per questo motivo il "Cenacolo degli Sparecchiatori" ha deciso per il Santo Natale 2009 di istituire per la prima volta il concorso per il miglior pandoro farcito, che va ad aggiungersi ai classici concorsi ormai da tempo organizzati, quello per la miglior schiacciata alla fiorentina, che si svolge a febbraio, e per la miglior schiacciata con l'uva, ad ottobre, riservati però alle sole pasticcerie e forni.
Venerdì 18 dicembre quindi a Firenze, all'Ippodromo delle Mulina, in via del Pegaso alle Cascine, nel "Salotto dello Sport" avverrà la premiazione del evento enogastronomico organizzato dal "Cenacolo degli Sparecchiatori", Massimo Cortini, "Ippodromi Fiorentini", con la partecipazione della Creme de la Creme della stampa fiorentina, che comporrà buona parte della giuria.
Per l'occasione si terrà una speciale Corsa al Trotto su i mille e seicento metri, per cavalli di 3 anni, denominata "Premio Pandoro Farcito".
Al concorso dolciario, che prevede come premio ai tre primi classificati un "Doblone Artusiano", opera dell'artista fiorentina Lucia Rinaldelli, posso partecipare tutte le pasticcerie fiorentine, e per la prima volta anche i privati, ovvero tutte quelle signore, casalinghe, ma anche casalinghi, che ogni anno, oltre al tradizionale albero natalizio e al presepe, provvedono ad addobbare anche il classico Pandoro, farcendolo in mille modi.
La partecipazione è gratuita, ma è obbligatorio iscriversi telefonando al numero 331/6219512 entro il 17 sera di giovedì.
Nicoletta Curradi
giovedì 10 dicembre 2009
Incontri sull'olio: assaggio e certificazione
“Tecniche di assaggio e di certificazione di processo e di prodotto” è questo il titolo della seconda parte del progetto divulgativo “Per una cultura dell’olivo e dell’olio” rivolto ad operatori ed appassionati del settore oleario finanziato dalla Provincia di Firenze (Atto Dirigenziale n. 3169/2009), ed organizzato da Agricia Firenze srl.
Partecipano al progetto in qualità di sostenitori gli Olivicoltori Toscani Associati.
La seconda parte del corso, che ha come obbiettivo quello di dare informazioni dirette agli olivicoltori per la qualità, salubrità e sostenibilità economica delle produzioni olivicole olearie della Provincia di Firenze.
Questa parte di attività prende il via il giorno 11 dicembre alle ore 14 presso l’oleificio degli Olivicoltori Toscani Associati di Cerbaia nel comune di Scandicci e da qui si sposterà in varie sedi nei comuni della Provincia di Firenze.
Complessivamente sono previste 15 giornate di “studio” di 4 ore ciascuna alle quali si potrà partecipare gratuitamente; oltre alla formazione in aula i partecipanti si potranno anche cimentare in prove pratiche di assaggio.
Gli argomenti trattati saranno: “le caratteristiche chimiche, organolettiche e nutritive dell’olio”, “il panel test, l’analisi sensoriale, classificazione degli oli e vocabolario dell’olio extravergine”, “le caratteristiche sensoriali degli olii extra vergini di oliva, prove selettive di base ed avanzate”, “gli adempimenti per la certificazione di qualità : aumento della qualità e vantaggi commerciali dei prodotti IGP e Dop”.
Per le adesioni al corso ci si può rivolgere alla segreteria organizzativa
Tel 055 23380106 referente la d.ssa Cecilia Piacenti c.piacenti@cia.it.
giovedì 3 dicembre 2009
7 dicembre, prima Giornata Nazionale del Miele. Toscana in gara con 3 grandi pasticcerie
In tutta Italia l'alta pasticceria celebra il prodotto naturale delle api con decine di dolci regionali e tradizionali.
L'iniziativa e' organizzata da Accademia delle 5T, Mielizia e Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, con il patrocinio del Mipaaf. In programma anche il concorso "Dolce Miele", una gara tra i migliori pasticceri italiani
Buono, naturale, sicuro, un ottimo alleato per il benessere quotidiano e un fantastico ingrediente in cucina, sia per i dolci che per preparare tante ricette di alta gastronomia.
E' il miele, uno dei prodotti piu' antichi.
Nasce dai fiori, dal lavoro delle api e dalla raccolta e cura degli apicoltori all’interno di un ecosistema delicato, pulito e perfetto.
L'Italia produce oltre 300 tipi di miele, a seconda dei fiori e delle aree di provenienza. Nel 2009 oltre 20 mila tonnellate di miele italiano (13-14 mila nel 2008) e un giro d’affari stimato in 60 milioni di euro.
martedì 1 dicembre 2009
1849 - 2009 Alcide ristorante: 160 anni di storia a Poggibonsi
Nel corso di questo anno, la famiglia Ancillotti ha organizzato diversi eventi di carattere gastronomico culturale per festeggiare l'importante anniversario di 160 anni di attività del ristorante.
La mostra fotografica si inserisce come evento conclusivo di questo percorso che ha voluto valorizzare aspetti storici, gastronomici e sociali di Alcide.
Questo ristorante, che oggi vanta la quinta generazione nella sua gestione, è nei ricordi di tante persone, non solo di Poggibonsi.
A partire dagli anni 20 del Novecento infatti, con l'introduzione del pesce fresco nel menù, il ristorante Alcide è diventato una meta obbligata per chi voleva gustare il pesce nel cuore della Toscana e in particolare il famoso "cacciucco di Alcide".
Capita spesso di sentire un cliente raccontare di essere stato da Alcide per una prima comunione, oppure un compleanno o qualunque altra occasione che riunisce le famiglie... Alcide è una memoria.
La mostra fotografica è dedicata appunto alla "memoria": i ricordi della famiglia, dei nostri collaboratori che ci hanno accompagnato negli anni, diventando essi stessi punto di riferimento per i clienti e parte della storia di Alcide.
Poi ci sono i nostri "clienti" che hanno partecipato con la loro presenza a comporre la storia, ormai sarebbe più opportuno chiamarli amici: persone che hanno festeggiato le tappe più importanti della loro vita insieme a noi.
Foto dopo foto abbiamo ricostruito una memoria, che come un puzzle, si compone di
tanti momenti vissuti nel nostro ristorante: tante vite che si intrecciano e si incontrano.
"Fare il ristoratore è un mestiere difficile e di grande impegno per il tempo e la dedizione che richiede...ma la cosa più bella che ripaga tanto sacrificio è il fatto che in questi ambienti ci sono solo ricordi belli della vita.
Siamo felici di essere ancora qui, di essere un punto di riferimento - non solo storico - nella città e la presenza dei nostri figli nella attività ci rende orgogliosi e pieni di speranza verso gli anni futuri. Dedico quest'anniversario ai miei figli e ai miei nipoti." Queste le dichiarazioni di Roberta Ancillotti, oggi alla guida del ristorante.
Partecipano all'evento il Comune di Poggibonsi, l'associazione Slow Food e la Casa
Vinicola Luigi Cecchi e figli.
Programma
venerdì 4 dicembre 2009
ore 19 Inaugurazione della mostra fotografica "I ricordi di Alcide"
Tavola rotonda sul tema: La vicenda di Alcide nella storia di Poggibonsi
Intervengono:
Lucia Coccheri sindaco di Poggibonsi
Angelo Minutella vice sindaco e Assessore alle attivitˆ produttive
Fabio Dei antropologo
Cesare Cecchi casa vinicola Luigi Cecchi e figli
Nell'occasione sarà presentata l'opera di Rossella Merli
"Alcide il gusto della cucina di mare in terra ferma"
sarà presente l'autore
ore 20,30 Aperitivo
ore 20,45 Inizio cena
Sabato 5 e domenica 6 dicembre 2009
Orario mostra : 12 Ð 15 e 18 -23
Pranzo e cena con menù promozionale a base delle specialità di mare classiche di Alcide al costo promozionale di Euro 25,00
Hotel Ristorante Alcide - Viale Marconi, 67/A, Poggibonsi (SI)
Tel. 0577 937501 / 0577 936196 - Fax 0577 981729 / 0577 985792
email: info@hotelalcide.com
lunedì 30 novembre 2009
Cucina vegetariana... golosa
Per molti è ritenuta una moda per altri un autentico stile di vita. Non saremo noi a dibattere sul vegetarismo, ma vogliamo solo soffermarci su un libro che dimostra che, mangiar vegetariano non vuol dire non essere cultori del buon cibo...
Ecco allaora questo libro da non perdere...
Cucina Vegetariana Golosa è un libro unico, con 211 ricette, firmate da uno dei più grandi chef d’Italia, dedicate a chi (vegetariano o no) ama i sapori della buona cucina.
Le ricette di Antonio Scaccio riescono a mettere d’accordo gli amanti della buona tavola con i patiti dell’alimentazione salutare.
Il sempre più popoloso stuolo dei fan di questo astro nascente della cucina comprende personalità di spicco come gli stilisti Dolce e Gabbana, che hanno curato la prefazione del manuale.
Cucina vegetariana golosa di Antonio Scaccio
Pagine: 320
Formato: 17 × 24 cm
ISBN: 978-88-481-2352-5
Rilegatura: Brossura
Prezzo: Euro 29,90
mercoledì 25 novembre 2009
Foiano: appuntamento a tavola con la Sardegna
Venerdì 27 novembre alle ore 20 presso L'Osteria Locanda della Lodola il Canale del Gusto ritorna per presentare con lo chef Carlo Porcu il suo legame con la Sardegna.
Dopo il successo delle cene a tema organizzate tra “Il Canale del Gusto” e “La Lodola” ora è il turno del confronto culinario, ma con un territorio caro al titolare.
Le origini sarde della famiglia di Carlo Porcu hanno portato il gruppo, composto anche dall'altro chef Ilya e la sorridente Manuela più a ocntatto con la sala, a pensare all'Isola dei Mori come tema per il prossimo appuntamento con il gusto.
La Sardegna per molti vuol dire vacanze di lusso, in mari trasparenti e sabbie fini e bianchissime, luoghi stupendi che nemmeno le isole tropicali hanno e location da sogno con la possibilità, nei luoghi dove la movida è più viva, di fare anche qualche incontro con qualche vip d'estate. Ma la Sardegna è anche altro. La Sardegna è soprattutto altro e lo si scoprirà, il 27 novembre, sul piatto. L'entroterra sardo è pieno di attrattive, di storia.
Certi residenti addirittura sembrano non amare il mare perché da quello hanno ricevuto dolori e sofferenze attraverso le incursioni e saccheggi e dominazioni da parte di Saraceni, Arabi, Spagnoli e quant'altro. Le popolazioni dei secoli passati quindi si rifugiavano nei monti del Sulcis o del Gennargentu per avviare la pastorizia. Quella loro pratica oggi sembra addirittura l'unica rimasta. L'unico popolo che ha conservato un know-how per l'allevamento di ovini e caprini e per la produzione di latte, formaggi e derivati, lo sanno bene le fattorie nelle campagne toscane.
Il menu della serata quindi vedrà un antipasto di Grana Sardo con salsiccia sarda e pane Guttiau (sottile, unto e cotto in forno) e il ben noto Pane Frattau, la sottile sfoglia di pane non lievitato. Poi viene la zuppa gallurese (brodo di pecora con menta, pecorino e pane sardi). Non può mancare come secondo piatto il mitico “Porceddu”, il maialino da latte cotto in forno. Come dessert non può mancare la fantastica Seadas, tortello di pasta ripiena di formaggio morbido, fritta e condita con miele di corbezzolo.
Il percorso del gusto alla Lodola non si ferma qui perché il venerdì successivo, 4 dicembre sarà la volta di una cena tutta a base di cacao dall'antipasto al dolce con interessanti abbinamenti enologici.
Nuova vita per il Girrarosto di Pontassieve!
Il Girarrosto, storico ristorante di Pontassieve, aperto agli inizi degli anni ‘50, è da sempre considerato un importante punto di riferimento per gli amanti del vino e della buona tavola.
Oggi, i nuovi proprietari, Carla Conti e Umberto Rossi, dopo aver rinnovato completamente il locale, con una linea moderna ma allo stesso tempo calda e raffinata, sono pronti per dare anche una svolta di “livello” al locale.
Oltre alla tipica cucina Toscana dai sapori legati ai ragù di carne, ai funghi e al profumo della carne grigliata, è stato deciso di dedicare una sala del locale ad un ristorante gourmet chiamato “Il Tesoretto”, che consenta di poter gustare, ogni giorno un menù che raccoglie una proposta gastronomica legata alla cucina del passato dove il recupero e la salvaguardia dei prodotti tipici locali e delle tradizione culinarie ad essi legate, rappresentano il punto forte.
L’occasione per presentare il progetto è stata la serata di giovedì 19 novembre 2009, in cui durante la cena sono stati serviti i piatti che lo staff di cucina del locale coordinato dal “Filosofo-chef” Giuseppe Alessi, hanno presentato ad ottobre scorso a Stoccolma per il Banchetto Galileiano, realizzato al Nobel Museum in occasione della inaugurazione della mostra “Il telescopio di Galileo”, curato da Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze con la sponsorizzazione delle Officine Panerai, uno dei nomi più noti dell’industria di precisione fiorentina.
Con il menù riproposto per l’occasione si è voluto rendere prestigio sia alla cucina della tradizione che a quella legata ad un personaggio storico quale Galileo Galilei.
Dai prossimi giorni, alcuni piatti del menù, legati alle iniziative culturali dell’evento “FIRENZE SCIENZA – le collezioni, i luoghi ed i personaggi dell’800” che si svolgerà in 4 distinte location fiorentine da novembre 2009 a maggio 2010, saranno proposti alla clientela del ristorante.
Un connubio particolare quello tra gastronomia e scienza che avrà come titolo “Dai Georgofili all’Artusi – la scienza in cucina nell’Ottocento fiorentino” e nel cui menù si troveranno piatti realizzati utilizzando ricette d’epoca recuperate da alcune pubblicazioni quali “In cucina…ai Georgofili” di L.L. Bigliazzi e “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi.
I piatti proposti durante la serata inaugurale sono stati accompagnati da vini di prestigio forniti dalla cantina dei Marchesi De’ Frescobaldi in modo tale da ricreare integralmente e proporre agli ospiti lo stesso clima e sinfonia di profumi e sapori che hanno decretato il successo di Matteo, Giuseppe e Margherita Alessi quali staff di cucina de Il Girarrosto che hanno confermato la loro abilità nella realizzazione dell’evento svoltosi al Museo Nobel nel mese scorso.
Un primo incontro per gustare sotto una chiave diversa la cucina de Il Girarrosto di Pontassieve, che con la nuova gestione e la volontà di accrescerne la qualità ed ampliare la proposta sta veramente scoprendo il suo tesoro!
Alcide: grande successo per la serata dei golosi
Una serata di vera cultura gastronomica quella che si è celebrata lo scorso sabato a Poggibonsi presso lo storico ristorante Alcide che, non a caso, quest'anno festeggia i suoi 160 anni di storia.
La "Serata dei Golosi", questo il nome dell'evento, è nata come risposta naturale al "Cacciucco Day" diventato ormai, da alcuni anni un appuntamento fisso che celebra la storia del ristorante e il suo piatto più famoso: il mitico Cacciucco alla livornese.
La famiglia Ancillotti da sempre attenta all'evoluzione della gastronomia e che ha visto nascere e crescere l'Italia attorno ai suoi tavoli, si conferma nel suo stile: far cultura gastronomica.
Ecco allora, dopo 160 anni di successi, l'esigenza di creare nuove ricette più vicino alle attuali tendenze, ma anche, sopratutto ai "nuovi" palati.
Nessuna ricetta stravolta, ma solo elegantemente elaborate grazie a sapienti e ben bilanciati abbinamenti con verdure e procedure di preparazione e cottura che hanno reso più gustose e meno pesanti le pietanze di pesce.
Quattro sontuose portate alla "Serata dei Golosi" che gli astanti, su richiesta della proprietà, hanno anche giudicato su un apposita cartella consegnata a tavola.
La cena è iniziata con una elegantissima vellutata di cavolfiore con gamberetti freschi; è proseguita con una freschissima crudità di tonno, salmone e spigola; un'originalissimo Bourek di gamberoni e si è conclusa con sua maestà il Cacciucco, nella versione "terzo millennio".
Un cacciucco originale che vanterà sicuramente in futuro molti tentativi d'imitazione.
Un cacciucco delicato, meno maschio, ma con tutti i suoi ingredienti di pesce tradizionali ben presenti ed un brodo ed una salsa più aggrazziati dall'aggiunta di verdure. Assolutamente da provare!
Una serata di successo dove storia e tradizione sono andate splendidamente a braccetto con la voglia di innovare con garbo e senza invadenza.
Alcide si conferma ancora un punto di riferimento per tutti gli amanti della buona tavola a base di pesce.
Un ristorante attento, dove domina l'amore e la passione per il proprio lavoro e la voglia di seguire - partendo dalla storia - l'evoluzione del gusto.
Arturo Dori, chef a domicilio
Una cena suggestiva in uno splendido casolare adagiato sulle colline di Settignano, immerso nel verde, in cui abita il giornalista enogastronomico Nicola Utzeri, è stata l’occasione, pochi giorni fa, per presentare alla stampa specializzata e ad esperti del settore le proposte dello chef fiorentino Arturo Dori, classe 1962, fondatore nel 1994 del ristorante “Cavolo nero” a Firenze.
Nello scorso mese di marzo Dori ha deciso di voltare pagina e di diventare “chef a domicilio”, come già aveva fatto un suo amico a Londra, proponendo piatti sia tradizionali che innovativi, secondo le richieste della clientela.
Gli appassionati della buona cucina e del buon vino possono, quindi, finalmente organizzare a casa propria un pranzo o una cena raffinata, concedendosi il lusso di rimanere seduti a tavola come gli ospiti e senza dover “sfacchinare” ai fornelli.
Arturo Dori, dotato di lunga esperienza ristorativa, può soddisfare da oggi le richieste più esigenti direttamente a domicilio, creando menù personalizzati con i giusti abbinamenti di vino.
Le ricette di Dori sono tratte dalla tradizione toscana, ma anche da quella di altre regioni, con piatti a base di verdure o di pesce e perfino di cucina etnica, con ingredienti di stagione forniti da piccoli produttori di qualità. Inoltre Arturo Dori impartisce lezioni di cucina, anche personalizzate, direttamente a domicilio, ad un minimo di 4 persone. Un’altra proposta sono i tours in aziende vinicole, organizzati dallo chef sulle colline del Chianti, a Montalcino o nei comuni di Barolo e di Barbaresco.(Per tutte le informazioni: www.arturodori.com)
Lucca: prosegue con successo "Il Desco"
Ancora tanti visitatori al Desco lo scorso fine settimana a conferma che la manifestazione è diventata un irrinunciabile appuntamento d'autunno, per i lucchesi e per i molti visitatori che ancora scelgono Lucca come meta per le ultime uscite, prima dell’inverno.
La formula del Desco, questo contenitore delle eccellenze della lucchesia, si mostra anche quest’anno avvincente e ...vincente.
Un prezioso contenitore, il grande volume del Real Collegio, con la vicina chiesa di San Frediano costituisce di per se’ una intressante esperienza di conoscenza della Storia della città e delle sue architetture che il recente restauro, ancora in divenire, fa apprezzare per le qualità architettoniche e la sapienza nell’ accostamento di ambienti moderni a spazi articolati di lunghi corridoi, piccole stanze comunicanti, il grande salone affrescato.
Al piano terra, il susseguirsi dei tre chiostri, l’ultimo dei quali, il più antico e più raccolto. Per sollecitare il necessario restauro che consenta l’uso dello spazio e della suggestione che offre si sta effettuando un raccolta di firme (in sito durante i giorni d’apertura, o sul blog www.ildesco.eu)
Una grande esposizione di prodotti della gastronomia...non solo da guardare, ma da assaggiare, da preparare, da conoscere in corsi, lezioni di cucina, degustazioni.
Una rassegna di artigianato di pregio associato a Mostre, ogni anno diverse e di diverso soggetto. Quest’anno la Mostra di abiti di scena delle erione pucciniane, realizzate dallo studio Mannini Dall’Orto insieme agli allievi della scuola professionale “Civitali”.
Sempre degli stessi autori la mostra delle scenografie dello spettacolo teatrale “Il Piccolo Principe” sistemata, come conviene, nella sala delle Arti.
Al piano terra il Tunnel della crisi di Sesti è un breve ma divertente percorso nella crisi economica attuale.
Ecco il programma per il prossimo week end
SABATO 28 NOVEMBRE
Ore 9.00 – 17.00 Sala delle Arti Convegno “Nutrizione, stili di vita: rendere facili le scelte salutari” (II edizione) A cura dell’ Azienda USL 2 Lucca – Dipartimento di Prevenzione Ore 12:30 – 14.30 Sala del Gusto
Buffet per i partecipanti al Convegno Ore 9.30 – 12.30 Sala del Gusto
L’Olio di Lucca. Attività didattica sulle caratteristiche dell’olio di Lucca A cura del Consorzio Olio DOP di Lucca e Confagricoltura Lucca (riservato alle scuole) Ore 14:30-16:00 Sala del Gusto La pasta tordellata A cura dell’Associazione Culturale e Sociale Toscaneggiando
Ore 17:00-18:00 Sala delle Arti
Concerto con pianoforte, violino, flauto, chitarra, clarinetto e canto A cura della Scuola di Musica “M. Salotti” di Borgo a Mozzano Ore 18:00-19:30 Sala del Gusto L’ISOLA DEL VINO 5 – I bianchi della Borgogna Degustazione e presentazione di vini bianchi provenienti da una delle regioni vitivinicole più famose della Francia. Attraverso un’importante degustazione scopriremo i legami esistenti tra i vitigni caratteristici di questa zona e le DOP di Montecarlo e delle Colline Lucchesi (€ 20) A cura dell’ Associazione Italiana Sommeliers Lucca Info e prenotazioni: delegato@aistoscana.it oppure 348.6516050
DOMENICA 29 NOVEMBRE
Ore 11:00-12:00 Sala del Gusto Gli oli IGP in abbinamento ai prodotti del paniere lucchese (€) A cura dell’International Academy of Italian Cuisine in Lucca
Ore 12:00-12.30 Sala del Gusto Pesce crudo e olio d’oliva (€) A cura dell’International Academy of Italian Cuisine in Lucca
Ore 14:30-15:30 Sala del Gusto Il Formenton Otto File incontra il ristorante “Il Platano” A cura di Slow Food Garfagnana, Azienda Agricola Il Vigneron, e il ristorante “Il Platano”
Ore 15:30-16:30 Sala del Gusto La Fattoria Al Dotto presenta i suoi vini in abbinamento ai salumi di Gombitelli A cura della Fattoria Al Dotto e del Salumificio Gombitelli
Ore 16:30-17:00 Sala del Gusto La pasta all’olio A cura del Pastficio Mennucci e del Consorzio dell’Olio DOP di Lucca
Ore 17.00-18:00 Sala del Gusto I RISTORATORI INCONTRANO “Nero su Nero – Agnello Testa Nera della garfagnana al pinot Nero dell’A.A: Montechiari di Montecarlo” Un’iniziativa dell’Associazione Ristoratori Confesercenti Lucca, in collaborazione con il ristorante Il Botton d’oro di San Lorenzo a Vaccoli Per l’occasione, Stefano de Ranieri, sommelier e titolare del Ristorante “Mecenate” di Gattaiola, presenta gli oli dell’azienda agricola Del Chiaro di Pozzuolo e i vini Linchetto ed Ebrius dell’A.A valle del Sole
Ore 18:00-19:30 Sala del Gusto L’ISOLA DEL COCKTAIL – Aperitivo che passione! Incontro con l’Associazione dei Barman Leader al Mondo: l’A.I.B.E.S.. ideale protagonista nella realizzazione dell’aperitivo. Ma che cos’è un aperitivo? Quando è nato e perché? Come si prepara e quale potrebbe essere l’aperitivo ideale per Lucca? Scopriremo questo ed altro ancora con l’intervento di un barman campione del mondo. (€ 10) A cura dell’ Associazione Italiana Sommeliers Lucca Info e prenotazioni: delegato.lucca@aistoscana.it oppure 348.6516050
Ore 18:30-19:30 Sala delle Arti Operette a cura del Circolo Amici della Musica Alfredo Catalani
Il Desco Lucca - Real Collegio - 14 novembre - 8 dicembre
Per ulteriori informazioni
APTLucca Piazza Guidiccioni 2 -55100 Lucca www.ildesco.eu - tel 0583.919931 fax 0583 469964 info@ildesco.eu
martedì 24 novembre 2009
Non solo ricette nel libro Buglione di Miriam Casalini
E' un pot-pourri di ricordi, proverbi, racconti, versi, consigli e aneddoti che l'autrice, sul filo dei ricordi, trasforma in una piacevolissima lettura.
C’è tanto odore di buona cucina in queste pagine scritte da Miriam Casalini, vicende e situazioni di quando il focolare era il centro della casa, anzi, era la casa: non linda e asettica come un’infermeria, ma un ambiente caldo, vivo, dove tutti trascorrevano la maggior parte del tempo, senza il cicaleccio della televisione.
Quando la cucina dispensava non solo calore ma anche sapienza, esperienza, amore.
Non un inno nostalgico al passato, tuttavia, ma un libro gioioso e scoppiettante, divertente dalla prima all’ultima pagina.
Lasciamoci dunque incantare da Miriam Serni Casalini, che ha tante cose da raccontare, come ogni nonna che si rispetti, che allegra e imprevedibile improvvisa filastrocche, che dedica un’ode alla memoria del maiale, sacrificato al piacere del palato.
Un libro da leggere tutto d’un fiato, grazie al quale alla fine, oltre ad aver passato qualche ora lieta, saprete anche perché lo stracotto non è adatto alle donne in carriera... e per non lasciare a bocca asciutta dopo tanto parlare di cucina troverete, anch’esse scandite secondo i mesi dell’anno, le ricette di Paolo Piazzesi.
Ma che cos'è il "buglione"?
La maggior parte di noi, per avere un'idea, dovrà ricorrere al dizionario. Che recita: "accozzaglia, insieme disordinato di cose, persone, cibi".
In ambito culinario, ci si riferisce a un cibo povero, fatto con gli avanzi di carne, qualche verdura, spezie secondo stagione. Un vero pout pourri, come del resto è questo libro...
Come in un calendario, si segue l'ordine dei mesi: si parte dal gennaio dell'Epifania (anzi, la "Befana") e si arriva al dicembre di Natale e San Silvestro, in un percorso vario e mai noioso dove c'è posto perfino per le filastrocche tradizionali e per i consigli della nonna: dopo tanto parlare di crostini, ribollita, trippa e schiacciata con l'uva, i rimedi per il mal di pancia possono sempre far comodo.
E ancora, ci sono gli oggetti d'altri tempi che addobbavano le case coloniche, c'è la vita quotidiana in campagna, ci sono le osterie e ovviamente dolci, vini e liquori.
L'autrice, Miriam Serni Casalini, è nata a Firenze e vive nel Chianti. Allo stesso tempo cuoca sopraffina e cultrice di memorie della campagna toscana, ha scritto questo libro non solo per parlare di pietanze prelibate, ma per riportare a galla le usanze, e con esse i valori e le tradizioni, di un mondo che rischia di essere dimenticato. Le ricette sono di Palo Piazzesi, autorità in materia di cucina toscana con diversi libri all'attivo sull'argomento.
(ed. Sarnus, pp. 176, euro 15)
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