martedì 1 febbraio 2011

Successo per il Premio Caterina dei Medici 2911


"Caterina de’ Medici era una donna che ha avuto l’intelligenza di valorizzare l’arte e la cultura ma che ha considerato il cibo parte integrante dell’arte e della cultura. Il cibo non è qualcosa da mettere da parte, di serie B: per l’identità di questa città è fondamentale la bellezza dell’arte e della cultura. Il cibo, l’enogastronomia, la qualità del nostro vivere sono un pezzo fondamentale della scommessa per la Firenze del futuro".

Con queste parole il Sindaco di Firenze Matteo Renzi ha aperto il Premio Caterina de’Medici, il nobel dell’enogastronomia che ieri mattina ha premiato nel Salone dei Cinquecento i professionisti che si sono distinti per creatività e competenza in questo settore.

Il riferimento storico è Caterina de’Medici, futura regina di Francia, che andando in sposa appena quattordicenne a Enrico II duca d’Orleans, fu seguita da uno stuolo di cuochi e servitori grazie ai quali riuscì ad esportare la cucina italiana. Per questo, fin dal 1975, l’Unione Regionale Cuochi Toscani decise di dedicare a questa donna un Premio internazionale, di cui l’attuale presidente Franco Mariani e il segretario generale della manifestazione Angelo Mazzi sono particolarmente fieri.

La presente edizione è nata in collaborazione tra l’Associazione Cuochi di Firenze, Arezzo e Siena e il Consiglio Regionale, con il Patrocinio della Regione Toscana, dei Comuni, delle Province, della Camera di Commercio di Firenze e di Arezzo, del Corpo Consolare di Firenze.

L’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, che ha presieduto all’evento, ha rivolto il suo discorso principalmente agli studenti delle scuole alberghiere presenti (L’Istituto Datini di Prato e l’Istituto di Borgo San Lorenzo): «Il nostro lavoro sulla qualità, sull’eccellenza delle cucina e la bellezza del cibo comincia con i bambini delle scuole materne; la formazione dei nostri insegnanti viene dedicata anche al rapporto con il cibo e a come sia possibile abituare i bambini a sceglierlo ed amarlo. L’obiettivo è quello di educare i nostri ragazzi alla buona cucina, anche attraverso l’attenzione particolare che dedichiamo alla refezione scolastica nei nostri istituti».

Non a caso, la maggior parte dei saluti dei premiati durante la cerimonia è stata rivolta ai ragazzi presenti, con le loro divise e berrette bianche, a loro, che sono il futuro; come ha sostenuto lo chef e docente Marco Valletta, che ha ricevuto il premio per l’Insegnamento, «l’insegnamento parte dalla testa, arriva al cuore e solo alla fine alle mani. Grazie al lavoro assieme ai giovani non si invecchia mai e attraverso di loro, che dovranno fare ancora meglio e diventare più bravi di noi, ci ricreiamo ogni volta».

Il parterre dei premiati, magistralmente presentato dal cerimoniere di Palazzo Vecchio, Graziano Piccardi, è stato di altissimo livello: presente il Presidente mondiale della Wacs, Gissur Gudmundsson, che ha ricevuto il premio per la Valorizzazione dei Cuochi nel Mondo; Davide Cassi, docente di fisica della materia all'università di Parma e ricercatore della gastronomia molecolare, premiato per la Ricerca Scientifica Alimentare, che ha spiegato come il termine "molecolare" abbia spesso inorridito l’opinione pubblica, quando invece nel trattato della gastronomia molecolare stilato dai cuochi è sinonimo di buona cucina, di pietanze gustose e semplici, assolutamente genuine e con un apporto minore di grassi.

Filippo La Mantia, che prima di diventare uno chef molto conosciuto era un foto reporter, ha ricevuto il premio come Maestro di Cucina Nazionale ed è stato ricordato per la sua teoria dell’utilizzo di limoni e agrumi per cucinare, da buon siciliano, al posto di aglio e cipolla, che coprono i sapori. Il premio di Maestro di Cucina Regionale è stato assegnato ad uno dei fondatori dell'Urct, il cuoco senese Mario Neri, mentre quello di Pasticcerie e Panificazione al pistoiese Pegoraro Gastone.

Il premio per la Diffusione Radiotelevisiva della Cucina Italiana è stato assegnato alla star indiscussa della Trasmissione La prova del cuoco di Rai Uno, una emozionatissima Anna Moroni, la nonna-cuoca, che ha detto: «per una semplice casalinga come me, il premio sarà motivo di orgoglio per i miei nipotini».

Tra i volti, ma anche tra le voci note - dato che per anni è stato protagonista di Radio Montecarlo - Claudio Sottili, impegnato nella conduzione di fortunate trasmissioni televisive di cucina, come Aspettando il Tg, su Italia 7, ha ricevuto il premio di Conduttore Televisivo Enogastronomico. Enza Cangi, ha ricevuto al posto del padre, il Premio per la Divulgazione della Cucina Italiana nel Mondo alla memoria di Gianpaolo Cangi, instancabile ambasciatore e promotore della cucina italiana, che ha speso la sua vita al servizio di questo settore.

Inoltre, essendo l'Urct promotrice di altri importanti premi, in occasione del Caterina de'Medici, viene consegnato, da tre anni, anche il Premio letterario in memoria di Renato Ramponi, fondatore dell'Unione Regionale Cuochi; in questa edizione è stato assegnato allo chef Fabio Tacchella, General Manager della Nazionale Italiana Cuochi, per avere scritto interessanti trattati sulla cucina.

Il Presidente Nazionale della Federazione Italiana Cuochi, Paolo Caldana, ha ricevuto il Premio Caps Amicis Album, dedicato alla figura del maestro e amico Rinaldo Drago, fautore della solidarietà e amicizia tra le berrette bianche, recentemente scomparso. Prima della cerimonia, si è svolta la Rievocazione Storica della partenza di Caterina de’ Medici, con i figuranti del Calcio Storico Fiorentino, che hanno suonato le loro chiarine anche durante la premiazione nel Salone dei Cinquecento, quando ogni insignito ha ricevuto il collare viola con la medaglia del Caterina.

Dopo la cerimonia, è seguito un buffet nel Palazzo Panciatichi di via Cavour, sede della Regione di Firenze, dove gli insigniti hanno ricevuto il saluto del consigliere Marco Carraresi.

La manifestazione si è poi spostata ad Arezzo, la città ospite dei premiati, che già aveva iniziato i festeggiamenti del Caterina la sera precedente, con la cena di benvenuto di tutti gli insigniti, i tutor e le delegazioni presenti, nel ristorante "Il Torrino" di Arezzo, con tema "La Chianina in tavola", organizzata dall’Associazione Cuochi di Arezzo e Siena.

I Cuochi di Arezzo hanno accolto i premiati con un programma intenso e con manifestazioni degne dell’alto livello dei presenti: dopo la visita ai famosi affreschi della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca nella chiesa di San Francesco, si è svolta un’altra cerimonia di benvenuto nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, che ha raggiunto momenti di grande commozione nel ricordare lo chef Rinaldo Drago.

Presentati dai suoni delle chiarine dei Musici della Giostra del Saracino, sono stati premiati tre chef aretini, per la loro lunga e prestigiosa carriera professionale oltre che per il loro ruolo primario svolto all'interno dell'Associazione Cuochi di Arezzo: Domenico Gregori, Piero Lapini e Franca Senesi. Sono seguiti riconoscimenti anche a quattro scuole alberghiere del territorio, quelle di Caprese Michelangelo, Le Capezzine di Cortona, Figline Valdarno e Chianciano Terme.

Sotto le Logge Vasari di Piazza Grande è seguito uno spettacolare aperitivo in collaborazione con l'Associazione Panificatori di Arezzo, allietato dagli sbandieratori di Arezzo e dai figuranti di Firenze. La serata si è conclusa con una cena di Gala presso il ristorante Doccia di Rondine, curato dal Team dell'Associazione Cuochi di Arezzo, alla quale hanno partecipato tutti i presidenti delle Associazioni Cuochi della Toscana.

A tutti i premiati del Caterina de Medici è stato consegnato il prestigioso premio "Guido Tarlati", premio che solitamente si svolge ad Arezzo alla fine di gennaio, in onore del vescovo aretino vissuto alla fine del 1300 che inventò la famosa zuppa di pollo Tarlati, e che quest’anno è stato eccezionalmente gemellato con il Premio Caterina de’Medici.



Fabrizio Del Bimbo

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